Delle Asia Series in diretta su YouTube

Asia Series 2013, BASEBALL, SCHIROPENSIERO, TELEVISIONE

Dopo che la Chinese Professional Baseball League (l’ente che organizza il campionato professionistico di Taiwan) ha trasmesso in diretta le partite delle Asia Series sul suo canale YouTube, inevitabili sono arrivati i commenti: “Perché non vengono trasmesse anche le partite della IBL, su YouTube”.
Avevo intenzione di rispondere facendo il punto su cosa è una produzione televisiva di baseball, ma mi sono reso conto che in parte ne avevo già parlato durante la scorsa campagna elettorale per la Presidenza della FIBS. Quindi, cercherò di sviluppare altro tipo di argomentazioni, tenendo in evidenza quel che avevo già scritto.

Nella precedente appendice sulle leghe professionistiche ho cercato di lasciare tra le righe il tema scottante: non è che si può fare quel che si vuole sempre. Voglio dire: uno può avere il progetto più bello del mondo e metterlo benissimo nero su bianco. Ma se non ha i soldi per realizzarlo, non ha in mano nulla.
L’idea di trasmettere tutte le partite IBL su YouTube fa parte di questa categoria di progetti: quelli belli ma che sono irrealizzabili. Diciamo la verità: si tratta anche di un progetto velleitario, perché escludo che ci sia la domanda per vedere tutte le partite IBL su YouTube. Se ci fosse, avremmo anche molta più gente allo stadio, non vi pare?

Torniamo però alla fattibilità. Il canale YouTube della FIBS c’è e funziona. Volendo le dirette si possono già fare. Cos’è che manca, quindi? Mancano le riprese delle partite, a parte una (la gara della settimana trasmessa da Rai Sport). Come è noto, la FIBS produce una partita alla settimana della IBL. Lo fa attraverso Global Television Services, che realizza la produzione con 4, a volte 5 telecamere. E’ un prodotto di minima, per il baseball. O almeno, è un prodotto di minima per il baseball rispetto alle produzioni di alto livello che la Major League Baseball (MLB) realizza. Non a caso, costa circa 6.000 euro a partita, mentre il prodotto base MLB (l’ho già scritto, ma è bene ripeterlo) costa circa 7 volte di più. Sarò ancora più chiaro: non è che Global non è capace di fare lo stesso prodotto, è che per farlo dovremmo produrre un settimo delle partite. Anziché 21, 3 in una stagione. Non so se sono chiaro, ma penso di sì.
Ritengo altresì di dover sottolineare come non sia pensabile andare sotto lo standard con cui attualmente vengono riprese le partite IBL che vengono poi trasmesse dalla RAI. C’è chi si è esaltato per il lavoro fatto dai Legionaere di Ratisbona per il girone di Coppa vinto dalla Fortitudo Bologna a giugno. Ma probabilmente, chi si esalta non ha guardato una trasmissione intera. Si trattava infatti di riprese fatte senza ottiche lunghe (nessuna ripresa da dietro l’esterno centro) e con pochi o nulli replay. Non c’era un pullman di regia, quindi lo stacco da una camera all’altra lo faceva direttamente il telecronista, manovrando un quadro comandi analogico. Il prodotto che ne esce è decente se ci si accontenta di documentare, ma certamente risulterebbe inaccettabile alla maggior parte dei critici da forum (prima, oggi più da social network e da blog) che pullulano nel nostro movimento.

Io sono abituato a fare così per qualsiasi attività: decido cosa voglio fare (ad esempio: un viaggio), scelgo dove andare, valuto quanto costa e poi inizio a programmare. Cerco di non voler mai fare una cosa a tutti i costi (voglio visitare New York, non ho i soldi per l’aereo, non è che mi imbarco come mozzo su una nave da cargo…) e alla fine cerco di fare un bilancio su come è andata.
Riprendere la IBL con telecamere fisse e realizzare montaggi da mandare in differita, è esattamente programmare di andare a New York imbarcandosi come mozzo su una nave da cargo. Magari a istinto sembra una buona idea, ma dovremmo risentirci al decimo giorno di navigazione. Mettere una webcam allo stadio va bene se vogliamo dare informazioni (tipo piove o c’è il sole) a chi eventualmente volesse venire allo stadio, ma non è un’idea per raccontare la partita.
Lo dico ancora: il punto di riferimento per l’appassionato di baseball è il prodotto MLB. E qualcuno pensa di accontentare l’appassionato dandogli una telecronaca artigianale?

Riepiloghiamo: quali sono i passi da fare per la copertura televisiva?
1- valutare cosa si vuol fare
2- vedere quanti soldi si hanno
3- fare un progetto

Diciamo ora che diamo per scontato di avere i soldi per trasmettere più di una partita della IBL ogni settimana. Non  diciamo tutte le partite (come detto, sarebbe velleitario), ma un 4 partite (diamo anche per scontato che i club accetteranno di giocare un anticipo il giovedì, collocare una partita del sabato alle 19, giocare un posticipo la domenica e nessuno protesterà per una contemporaneità con le altre partite del venerdì). Bene, le riprendiamo e le mandiamo in onda (sul canale YouTube della FIBS, ma anche sul sito FIBS o su un nuovo portale che chiameremo ilbaseballdalvivo.com). Vi chiedo: cosa succede se poi lo streaming non funziona bene, l’immagine si blocca, appare l’orologino o la clessidra e lo spettatore (inizialmente esaltato per l’idea) scaglia il computer dalla finestra?
Sono pessimista? Leggete cosa è successo al progetto della Lega Basket, che ha scelto di trasmettere le partite in streaming. Queste cose non si fanno al risparmio. Meglio soprassedere, piuttosto che fare qualcosa che si rivela il classico boomerang.

Al momento il baseball italiano non si può permettere più di quello che sta facendo. Non ha tanto senso trasmettere in televisione partite che sappiamo, anche prima di andare a leggere i dati auditel, che non avranno un buon riscontro: ci danneggerà soltanto, una volta che si saranno fatti i paragoni con altri eventi che ambiscono al nostro stesso mercato. Perché la visibilità, al di là di fare un servizio per il tifoso che desidera seguire le partite della sua squadra anche quando non va allo stadio, ha come scopo primario aumentare il valore commerciale del nostro prodotto, dello spettacolo che stiamo promuovendo con la speranza di venderlo, come si diceva nella precedente appendice al diario dalle Asia Series.

Personalmente, sono comunque molto favorevole a iniziative dei club per trasmettere un numero di partite della loro squadra (magari non proprio tutte), ma a patto che ci si affidi a una struttura professionale e che garantisca un prodotto decente, sia come qualità delle riprese, sia come qualità della trasmissione (che non sono la stessa cosa).
Parlo di iniziative dei club, perché l’unica maniera perché un progetto del genere parta è che i club lo finanzino loro stessi.

P.S. Naturalmente, io difendo a spada tratta la gara della settimana IBL su Rai Sport. Ma non perché io sono uno dei telecronisti, ma perché la Rai garantisce una visibilità sul digitale terrestre alla quale Sky (l’unica vera alternativa possibile) non va nemmeno vicino. Come abbiamo dimostrato in precedenza, il dato auditel delle World Series su Sky è pari al peggior risultato di una partita IBL tra squadre di bassa classifica su Rai Sport. E Rai inoltre, quando dovesse non essere in grado di garantire la diretta, offre l’alternativa dello streaming sul suo sito. E, davvero, non si capisce perché lo streaming sul sito di Rai Sport della IBL non dovrebbe andare bene a un pubblico che si è esaltato per lo streaming su YouTube delle Asia Series.