La storia che la Walt Dysney non racconterà mai

Asia Series 2013, BASEBALL

Questo pezzo è stato ispirato da un post della redazione di MLBItalia sulla mia pagina di Facebook. Molte delle informazioni le ho raccolte dal sito www.culture.tw.

banconotaCome accennavo ieri, la banconota da 500 nuovi dollari di Taiwan (pari a circa 13 euro; lo stipendio medio a Taiwan si aggira sui 30.000 n.t. dollari, poco più di 750 euro, al mese) riporta una squadra di baseball festante. Pensavo che si trattasse della squadra che ha battuto il Giappone nella partita per il bronzo del Mondiale IBAF 2001 (la prima volta che i pro taiwanesi hanno giocato davanti al loro pubblico con la maglia della nazionale) o di quella che ha eliminato la Corea dalle Olimpiadi del 2004 (salvo fallire la zona medaglia perdendo contro l’Italia ad Atene). Ma si tratta d’altro.

Siamo nel 1968. La scuola elementare di Hongye (un piccolo paese al centro dell’isola. In cinese Hongye significa foglia d’acero; non avevo idea che a Taiwan questa pianta fosse diffusa)  ha meno di 100 studenti, ma si appresta a sfidare una selezione giapponese di Wakayama, che si era recata in visita all’isola che una volta era una colonia nipponica.
aborigeni practiceHongye ha una squadra di baseball dal 1963. Il Preside Lin Chu-peng  era disperato per il fatto che i bambini aborigeni (in questa zona dell’entroterra, la maggioranza della popolazione) non andavano a scuola (preferivano cacciare nei boschi) e pensò che formare una squadra di baseball potesse incoraggiarli. Lin ha un colpo di fortuna: il Segretario della Township (in sostanza, l’Amministrazione provinciale) Ku Yi aveva giocato a baseball durante l’occupazione giapponese ed è ben felice di prendersi l’incarico di coach. Ku non si spaventa di fronte alla mancanza di fondi. Gli bastano bastoni e pietre per sostituire mazze e palle e i bambini aborigeni corrono tranquillamente scalzi nonostante i sassolini che caratterizzano il loro terreno di gioco di fortuna.
Saranno le condizioni estreme in cui si allenano, ma gli aborigeni della scuola di Hongye iniziano una storia vincente, imponendosi subito nel torneo del villaggio Yanping e nella Coppa del Sindaco di Taitung.
Nel 1968 Hongye fa da meglio: vince il campionato scolastico nazionale e conquista così il diritto a sfidare Wakayama, una formazione All Star proveniente dall’area di Kansai.

Il Giappone è reduce dalla vittoria delle Little League World Series 1967. La sfida tra

Le divise originali (www.culture.tw)
Le divise originali (www.culture.tw)

Wakayama e Hongye inizia ad essere al centro dell’attenzione dei media e si sparge la voce che i giapponesi hanno mandato la squadra Campione del Mondo. Il risultato è che allo stadio il giorno della partita ci sono 20.000 spettatori e si scomoda per la telecronaca Fu Ta Jen, una sorta di Niccolò Carosio locale. Nel 1968 a Taiwan (come del resto anche in Italia) c’è solo un canale televisivo. Si chiama TTE e decide di fare una diretta che copra il prima e il dopo la partita.
Trascinata dai 14 strike out del lanciatore Hu Wu-han, Hongye vince 7-0. Il pubblico impazzisce. Ci sono anche momenti tragici, visto che alcune persone cadono dagli alberi sui quali si sono arrampicati (la tribuna era stracolma) e perdono la vita. TTE resta in diretta per 13 ore consecutive.
Passano 2 giorni e una selezione cinese (quasi interamente composta da giocatori di Hongye) batte Wakayama 5-1.
Titola un giornale: “Hongye non ha deluso Taiwan. I nostri piccoli soldati hanno sconvolto il Giappone”.
Hongye organizza una serie di esibizioni a Cha-Yi, nel sud dell’isola e le partite raccolgono qualcosa come 100.000 spettatori totali.

Il memoriale dedicato alla squadra di Hongye
Il memoriale dedicato alla squadra di Hongye

E’ un successo incredibile. Sulla sua onda, la Federazione di Taiwan (Chinese Taipei Baseball Association, CTBA) decide di partecipare alle Little League World Series. Il Governo è pronto a pagare un tour di Hongye nelle Filippine e in Giappone. Ma purtroppo questa non è una storia di Walt Dysney.  Una fonte anonima rivela che alcuni dei giocatori di Hongye avevano superato l’età di 12 anni.
In verità, le partite con i giapponesi erano amichevoli, senza limiti di età. Quella che sarebbe stata da mettere in discussione era semmai la vittoria nel campionato scolastico nazionale. Quel che il Governo fece, fu di mettere a tacere la questione, obbligando la Procura a celebrare il processo di notte, per evitare attenzione. Molti  taiwanesi in effetti  non sanno di questo sviluppo. Ad esempio, la mia interprete Valeria: “Quella squadra è il simbolo della vittoria, per noi taiwanesi”.
Fu Ta Jen, a distanza di anni, dichiarò: “Tutto questo non diminuisce il valore dell’impresa”.

Quel che in effetti diminuisce il valore dell’impresa è che gli 8 giocatori che avevano più di 12 anni e che giocarono sotto falso nome (incluso Hu, che in verità si chiamava Chiang

Così si presenta il museo della scuola di Hongye (www.culture.tw)
Così si presenta il museo della scuola di Hongye (www.culture.tw)

Wan-hsing) smisero di giocare a baseball. Molti di quei ragazzi, di umili origini, caddero nell’alcolismo. Ben 7 dei 13 componenti della rosa sono infatti morti giovani, Incluso Hu (o Chiang, che dir si voglia), ucciso dal cancro al fegato a 37 anni. Sono significative le parole del catcher di allora Chiang Hung-hui (oggi operario in una fabbrica che trasforma la plastica): “Quella che inizialmente sembrava gloria, non fu che un incubo”.
In compenso, il figlio dell’interbase Chiu Te-sheng è arrivato a giocare nei China Trust Whales e il figlio dell’esterno centro Yu Hsien-ming ha vestito la maglia dei Sinon Bulls, 2 squadre pro che oggi non esistono più.
Dal 1992 la scuola elementare Hongye ospita un museo dedicato alla sua squadra di baseball.

La vera eredità lasciata da quella squadra fu, alla fine, proprio l’azione esercitata sulla CTBA che, come accennato, decise di iscrivere Taiwan alle Little League World Series. Il risultato fu straordinario: dal 1969 al 1982 Taiwan ha vinto il titolo per ben 13 volte.