Ludwig e il Walhalla

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Ludovico Secondo di Baviera, è noto in Italia come Luigi, ma anche come Ludwig, specie dopo il film di Luchino Visconti degli anni ’70, non aveva nemmeno 40 anni quando è morto. Ma di cose strane, nella sua breve vita e nel suo non brevissimo (salì al trono a 18 anni) regno ne ha fatte parecchie. I tedeschi lo ricordano come Der Maerchenkoenig (il Re delle Favole) e molti sostengono fosse pazzo. Diciamo che ha lasciato l’eredità che voleva, visto che amava dire: “Voglio rimanere un eterno enigma, per me stesso e gli altri”.
Suo nonno Ludwig I era stato rimesso sul Trono di Baviera nel 1807, dopo che si era dissolto il Sacro Romano Impero, era nato l’Impero AustroIl Walhalla a Ratisbona Ungarico e, nella sostanza, quello che comandava era Napoleone. In un momento storico di grande incertezza, Ludwig intese probabilmente dimostrare che esisteva una cultura transnazionale di lingua tedesca e per questo edificò il tempio a cui diede il nome di Walhalla, destinato a ospitare i busti di personaggi famosi di lingua tedesca.
Il Walhalla sorge a una decina di chilometri da Ratisbona e ha un’architettura neo classica. Ludwig era infatti grande ammiratore della Grecia antica, al punto che sostenne l’indipendenza della Grecia moderna e un suo figlio (Ottone) fu Re di Grecia (1832).
Visto dalla strada principale, il Walhalla ha un aspetto imponente. Per arrivarci, si sale un paio di chilometri (molti lo fanno in bici) e poi si parcheggia. A piedi con altri 5 minuti (e pagando un totale di 6 oiro: 2 per il parcheggio, 4 per entrare) si accede.
La struttura fu completata nel 1842, ma ai busti originariamente previsti da Ludwig I (a cominciare da quello di Alarico, Re dei Visigoti; era forte allora la credenza che fossero state le popolazioni germaniche a far crollare l’Impero Romano) ne sono stati aggiunti altri: da quello di Martin Lutero (1848) a quelli del fisico Gauss e del poeta Heine nel nuovo millennio.
Per quale motivo Ludwig gli abbia attribuito il nome di Walhalla, è difficile capirlo. Nella mitologia nordica il Valhalla (la “W” è la versione anglicizzata del norreno Valhoell: Val significa “morto in battaglia” e hoell “salone”) è il luogo dove vengono scortati dalle Valchirie gli eroi morti in guerra. Lì si prepareranno ad assistere Odino nello scontro finale (Ragnaroek) degli Dei contro i Giganti (come Giganti si intendono le forze del caos primordiale). Non è da escludere che, nella scelta del nome, Ludwig sia stato influenzato dagli aspri conflitti tra Cattolici e Protestanti a cui assisteva nel suo stesso Regno.
Al matrimonio di Ludwig (12 ottobre 1810) si deve la tradizione dell’Oktoberfest.

Il mio tempo a Ratisbona è finito. Non mi resta che raccontarvi il viaggio di ritorno.