Ma quanto spendi di benzina e autostrada?

BASEBALL, SCHIROPENSIERO

Penso che io e i miei colleghi dell’Ufficio Comunicazione della FIBS siamo gli unici lavoratori della storia della Repubblica Italiana a cui c’è qualcuno che si permette di fare le pulci su quanto guadagnano e quanto spendono. Che è una colossale vergogna. Ma, evidentemente, chi lo fa non prova vergogna. Prova certamente una certa invidia, ma questo è un altro discorso.
C’è un Ozy Miani, che non so chi sia (o meglio, so che è un tecnico di softball, ma non credo di averlo mai visto), che tiene a portare avanti il curioso concetto che lui è sostanzialmente un eroe (perchè porta in campo le ragazze, paga le mazze o non so che cosa per far allenare la squadra, fa le righe in campo e chissà cos’altro) e noi dei dilapidatori di risorse che (credo la pensi così), spetterebbero a lui. Questo perchè andiamo sui campi a fare il nostro lavoro.

Recentemente, sul sito MyBaseball, è stato osservato che in una data giornata l’Ufficio Stampa FIBS ha osato inviare il cronista Daniele Mattioli (che risiede a Bologna) a Rimini e il cronista Riccardo Schiroli (che sarei poi io e risiedo a Parma) a Bologna. A parte l’ovvietà che, a livello di spesa, non sarebbe cambiato nulla (sempre 2 persone si muovono, se entrambe percorrono 100 chilometri in auto o una sta ferma e l’altra ne percorre 200, il risultato non cambia), mi permetto di sottolineare che, in quanto direttore responsabile del sito FIBS.it, è una scelta che spetta a me, chi deve seguire l’una o l’altra partita. Al limite, si potrebbe arrabbiare Mattioli, che sarebbe stato più comodo. Ma anche questo è un mio problema, non potenziale oggetto di pubblico dibattito.
Comunque, nel corso dell’altissima discussione che ne è scaturita, qualcuno (rigorosamente anonimo) si è chiesto quanto mai si spenda in questo modo di benzina e autostrada. Ve lo dico io: saranno un 25 euro di autostrada e un 50 di benzina (euro più, euro meno) a cui aggiungiamo un massimo di 30 euro per la cena.

La FIBS ha un sito che unisce l’anima istituzionale a quella del portale giornalistico. Io, come detto, sono il direttore responsabile. Significa che ho ricevuto un mandato dall’editore (la FIBS) a sviluppare un certo progetto. E per me, sviluppare il progetto significa raccontare gli eventi principali raccogliendo le informazioni di prima mano. Non è che sto scoprendo un Continente nuovo: è quello che fanno i giornalisti da qualche secolo.
Per me, una partita la si racconta quando la si vede. Nell’ambito di una politica di taglio alle spese, abbiamo ridotto (specie nella prima fase della IBL) le presenze sui campi. Cronisti e fotografi viaggiano quasi sempre (a volte, non si può proprio evitare di muovere 2 mezzi) assieme. Non do queste informazioni per giustificarmi. Lo faccio perchè voglio chiarire che alle spese sto molto attento. Gli sprechi non fanno parte del mio modo di essere nemmeno quando uso i soldi miei, figuriamoci se sono in una trasferta di lavoro. E credo di averlo già scritto: viaggio per seguire eventi sportivi da 30 anni, ho iniziato in una piccola radio locale che si reggeva sul volontariato, e non mi è mai stata contestata una spesa.
Ozy Miani e gli altri come lui non si devono permettere nemmeno di insinuare per scherzo che nella gestione dei fondi spese ci sono movimenti sospetti. Non ho problemi a dare appuntamento in Tribunale a chi mette in dubbio la mia onestà.

A chi ritiene che la presenza dell’Ufficio Stampa sui campi dei principali eventi italiani o al seguito delle nazionali sia inutile, dico che chi ragiona così non è vero che ha in mente il bene dei nostri sport. Volete cancellare tutte le informazioni di prima mano, le foto, le immagini? E come si può sperare che si crei interesse, che il pubblico si appassioni, se non gli diciamo nulla?
Abitualmente nelle campagne elettorali (questa è iniziata nel 2012 e deve ancora finire…) si sente parlare della necessità di una maggiore visibilità, come quella che c’era ai bei tempi. Ma lo sapete che negli anni ’80 (quando, stando alla mitologia corrente, eravamo su tutti i giornali) era considerato un grande risultato distribuire 40 foto in un anno ai giornali e oggi, solo nelle gallerie di azioni IBL, ce ne sono disponibili sul sito (e ad alta risoluzione, scaricabili con un click) 150?
Lo sapete che i servizi su Prima Base (Fox), Sky Sport 24, i telegiornali di Rai Sport, Sport Sera su RAI 2, se non ci fossimo noi che andiamo in giro per i campi non ci sarebbero?

Io il giornalista lo so fare solo in un modo: raccontando storie basate su informazioni che ho preso io e verificato io. Altro, non firmo.
Mi preme anche sottolineare che l’esigenza di avere un mezzo di comunicazione auto prodotto l’aveva avuta il Principe Steno Borghese negli anni ’50 dello scorso secolo. Che evidentemente, era più evoluto di certi soggetti in circolazione oggigiorno.