Mompracem non è poi così vicina a Kuala Lumpur

Malesia, Indonesia, Filippine e Micronesia 2015-2016, VIAGGI

“La notte del 20 dicembre 1849 un uragano violentissimo imperversava sopra Mompracem, isola selvaggia, di fama sinistra, covo di formidabili pirati, situata nel mare della Malesia, a poche centinaia di miglia dalle coste occidentali del Borneo”
Emilio Salgari-Le Tigri di Mompracem

Questo viaggio era nato con 2 obiettivi: Sumatra (isola che è parte dell’Indonesia) per andare sulle tracce di oranghi e tigri e la laguna di Chuuk (Stati Federati della Micronesia) per le immersioni sui relitti e con gli squali. Non sono posti esattamente vicini e nemmeno tanto bene collegati. Ma Sumatra è piuttosto vicina a Kuala Lumpur, Capitale della Malesia.
Quando ho saputo che sarei transitato dalla Malesia, mi ha iniziato a risuonare in testa il motivetto di Guido e Maurizio De Angelis che rappresentava la sigla del leggendario sceneggiato (6 puntate: dall’8 gennaio all’8 febbraio del 1976; andava in onda la domenica e a scuola, ero alle medie, il lunedì soppiantava il campionato di calcio nei commenti) di Sergio Sollima: Sandokan, Sandokan, dammi forza ogni giorno ogni notte coraggio verrà. Le parole sono di Susan Duncan Smith, che regalerà anche il testo della sigla di un altro telefilm mito della mia prima adolescenza: Orzowei.
Sarà mica qui vicino, Mompracem?

Emilio Salgari
Emilio Salgari

La Malesia è uno Stato Federale composto da 13 Monarchie Costituzionali, che eleggono ogni 5 anni un Re tra i 13 sovrani che sono in carica per discendenza. Il Re a sua volta nomina il Capo del Governo.
Geograficamente il grosso del territorio del paese è formato da una penisola che confina con la Tailandia (e al centro della quale si trova Kuala Lumpur) e da una parte del Borneo, che confina con l’Indonesia e circonda il Brunei. A est del Brunei e nel mare meridionale della Cina si trova Mompracem (come era definita nelle carte geografiche del 1800). O meglio Keraman (il nome di oggi), un’isola disabitata che pare proprio sia il covo di formidabili pirati di cui Emilio Salgari ha scritto dal 1895 al 1910. Leggo da Le Tigri di Mompracem questa descrizione: “…un uomo sta seduto su una poltrona zoppicante: è di statura alta, slanciata, dalla muscolatura potente, dai lineamenti energici, maschi, fieri e d’una bellezza strana. Lunghi capelli gli cadono sugli omeri: una barba nerissima gli incornicia il volto leggermente abbronzato. Ha la fronte ampia, ombreggiata da due stupende sopracciglia dall’ardita arcata, una bocca piccola che mostra dei denti acuminati come quelli delle fiere e scintillanti come perle; due occhi nerissimi, d’un fulgore che affascina, che brucia, che fa chinare qualsiasi altro sguardo”.

Kabir Bedi nel ruolo di Sandokan
Kabir Bedi nel ruolo di Sandokan

E’ lui, Sandokan. Cioè, per me Kabir Bedi, che lo interpretava nello sceneggiato.
La cosa bella è che Sandokan è esistito veramente. La storica Bianca Maria Gerlich (classe 1967) si è innamorata del personaggio guardando in TV lo sceneggiato di Sollima nella natia Braunschweig (Germania). Letto un primo romanzo di Salgari in Tedesco, ha studiato l’Italiano, ha letto tutto il ciclo, ha poi studiato la lingua malese e ha trovato prova dell’ esistenza del personaggio storico durante ricerche svolte presso l’Università di Amburgo nel suo dottorato sulle lingue dell’Indonesia e della Malesia.

Bianca Maria Gerlich a Mompracem/Keraman
Bianca Maria Gerlich a Mompracem/Keraman

La Gerlich ci dice che Sandokan era nato in una famiglia originaria della zona del fiume Kinabatangan nel Borneo. Il padre era detto Tigre dei Cieli e, di conseguenza, il fatto che Sandokan possa essere stato soprannominato Tigre della Malesia appare verosimile.
Sandokan conobbe Syarif Osman, nemico giurato degli Inglesi, quando commerciava per conto della famiglia in nidi di rondine (ancora oggi considerati una specialità della cucina cinese, allora avevano un valore enorme) e si affiancò a lui nella battaglia di Marudu (la baia è nell’odierno Stato malese di Sabah) contro gli Imperialisti britannici. La battaglia finì con la distruzione della fortezza di Osman nel 1845. La vicenda narrata da Salgari inizia nel 1849, quando Sandokan diventa un Pirata anche in risposta al fatto che gli Inglesi avevano distrutto la casa della sua famiglia (che per Salgari si trovava proprio a Marudu) come rappresaglia.
Salgari, come è noto, non era mai stato in Malesia. Poco più che trentenne, aveva tratto tutte le informazioni per il contesto dei suoi romanzi documentandosi alla biblioteca di Verona.

Le Petronas Twin Towers, simbolo di Kuala Lumpur
Le Petronas Twin Towers, simbolo di Kuala Lumpur

Marione, l’autista che ci porta all’hotel Renaissance di Kuala Lumpur e che ci sorprende con qualche parola di Italiano (sostiene, appunto, di chiamarsi Mario…), non sa nemmeno chi sia Sandokan, meno che mai Emilio Salgari. E’ di etnia indiana e parla come prima lingua il Tamil. L’etnia principale della malesia ha per la verità tratti orientali e parla una lingua maleo polinesiaca. Considerato che in Malesia ci sono anche parecchi cinesi, la gente comunica con l’Inglese come lingua franca. La Malesia è stata Colonia dell’Impero britannico dal 1795 all’indipendenza del 31 agosto 1957. E’ membro fondatore dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del sud est asiatico)
Marione ha un capo che si chiama Gregorio e che lo chiama sul cellulare per dirci (in Italiano dall’accento milanese) direttamente che possiamo “contare su di lui per qualsiasi cosa”. La prima, mi dico quando mi ritengo perso nei meandri del retro di un ristorante che ha la cucina chiusa, sarebbe trovare un posto che ci dia da mangiare. Non faccio in tempo a preoccuparmi che capito nel City Walk a fianco di Jalan P. Ramlee, che è tutta una strada di ristoranti. Mi infilo da Barbeque Nights, che offre piatti fantastici grigliati al momento (il misto consta di ovino, bovino, suino, pollo e pesce: prezzo 13 euro circa) ma ha il grosso difetto di non servire vino e birra (dopo tutto, la Malesia è un paese musulmano, per quanto tollerante). Quando, in risposta a una sua domanda, diciamo al titolare che siamo italiani, commenta: “Ah, in Europa”.
A Kuala Lumpur vengono da tutta l’Asia per fare shopping, prevalentemente nel centro commerciale adiacente alle Petronas Twin Towers, l’attrazione cittadina e, secondo il Governo, il “simbolo del modo di essere malese”. La Petronas è la società petrolifera statale (Petroliam Nasional) e ha la sede ai piani più alti.
Dalle torri gemelle si gode (a pagamento) di una vista notevole di Kuala Lumpur dall’altezza di 370 metri. Le torri si possono ammirare anche dalla KL Menara (KL è come tutti chiamano Kuala Lumpur, Menara nella lingua locale significa torre), sorta come simbolo dell’indipendenza e che oggi ospita un lussuosissimo ristorante rotante, dove si cena a buffet pagando tra i 40 e i 50 euro a testa (neanche tanto caro…). Quando ci sono stato io, l’attrazione principale era la presenza delle candidate a Miss Tourism International, concorso di bellezza che si tiene la sera del 31 dicembre. Visto che nessuno mi può smentire, vi do anche questa esclusiva: Miss Lithuania mi ha sorriso.
La zona è definita il triangolo d’oro e ha il suo vertice sulla Bukit Bintang (o Star Hill) e i locali più alla moda lungo la Bintang Walk.
Non è che Kuala Lumpur (1.6 milioni d’abitanti e una densità di popolazione leggermente inferiore a Milano) sia solo shopping o ristoranti. Ma per parlare del resto ho bisogno di un altro articolo.

Sergio Sollima
Sergio Sollima

Comunque, Kuala Lumpur è lontanissima da Mompracem, anche se in Italia la Malesia è venduta come La terra di Sandokan.
Emilio Salgari (classe 1862) è morto suicida nel 1911. In una lettera, accusò i suoi editori, che erano in grande ritardo sui pagamenti dei diritti d’autore. I suoi romanzi (ne ha scritti più di 200…) hanno entusiasmato generazioni di ragazzi come me grazie a una incredibile immaginazione, ma sono sempre stati snobbati dalla critica a causa di uno stile letterario che veniva definito “frettoloso” (molti dialoghi, scarse descrizioni, poca introspezione).
Anche lo sceneggiato di Sollima (che ci ha lasciati a 94 anni nel luglio del 2015) venne a suo tempo distrutto dalla critica (presunta) intellettuale, salvo poi essere considerato oggi una pietra miliare della storia della televisione in Europa.

2-CONTINUA

1-INIZIO DALLA FINE