Più che mai candidati alla post season: i Red Sox a una partita dal primo posto

BASEBALL, SPORT

Ridendo e scherzando, i Red Sox sono a una partita dal primo posto della American League Est. E non siamo neanche a metà stagione.  Questa notte è arrivata una grande vittoria (2-1 a Houston contro gli Astros), con Pomeranz eccellente in pedana e Mookie Betts (foto di copertina) capace di essere decisivo sia in difesa (un out a casa al sesto) che in battuta (il fuoricampo del vantaggio all’ottavo)
Se non avessero perso 1-0 giovedì notte a Philadelphia con Sale sul monte contro il rookie Pivetta (il sito MLB parlava di mismatch, in sede di presentazione…), sarebbero a pari con gli Yankees. Bisogna però anche ammettere che Boston ha anche vinto un paio di partite con Philadelphia agli extra inning, quindi diciamo che al momento ha la posizione che merita.
Non è comunque male essere a una partita dal primo posto nonostante una serie di infortuni impressionante e 3 giocatori (il partente Wright, il rilievo Thornburg e l’interno Marco Hernandez) fuori per la stagione. I Red Sox insomma restano più che mai candidati alla post season.

Sarà un week end interessante, visto che Boston lo proseguirà come lo ha iniziato: a Minute Maid Park di Houston, in casa di quella che fino qui è la squadra migliore della MLB (l’unica oltre le 40 vittorie, record 45-23): questa notte alle 2 Porcello affronta la nascitura stella dominicana Paulino, domenica notte alla stessa ora toccherà a Price contro Musgrove, altro giovane in ascesa. Poi Boston tornerà verso nord per giocare lunedì a Kansas City.

Candidati alla post season grazie ai lanciatori

Lo staff di lanciatori dei Red Sox sta trovando una sua fisionomia. Certo, come partenti Porcello e Pomeranz (che, come leggete sopra, ha lanciato alla grande stanotte) non hanno ancora convinto fino in fondo, specie per continuità. Una valutazione sulle condizioni di Price è probabilmente ancora prematura e i segnali sono contraddittori. La velocità è quella dei giorni belli, il controllo tutt’altro. I segnali positivi vengono dal bull pen, dove Kimbrel sta dimostrandosi uno dei migliori closer in circolazione e Barnes appare sempre più a suo agio quando entra all’ottavo. Considerato che Kelly sta rendendo con continuità e che Carson Smith nel fine settimana inizia la riabilitazione in Triplo A, un po’ di ottimismo finalmente ci sta.

Candidati alla post season: serve un terza base

Se Boston interverrà sul mercato, non sarà dunque per cercare lanciatori. Molti commentatori sono convinti che l’avventura ai Red Sox di Pablo Sandoval sia finita. Nonostante Marrero sia tornato in Triplo A, finisce sempre più spesso in panchina per fare spazio a Rutledge. Il problema dei Red Sox è che devono ancora pagare più di 40 milioni del sontuoso (95 milioni di dollari in 5 anni) contratto che Sandoval firmò nel 2015. Oltre a 5 milioni, se non vogliono esercitare l’opzione per il 2020. Prima di rilasciare Sandoval, insomma, bisogna trovare un accordo che non massacri le finanze della società.
Tra i commentatori, c’è chi vorrebbe vedere subito in Major il terza base dominicano dei Portland Seadogs Rafael Devers (batte .308 con 12 fuoricampo in 57 partite di Doppio A). Ma la contro indicazione è che ha solo 20 anni.
L’alternativa è tornare sul mercato. La soluzione più semplice potrebbe essere prelevare Plouffe dagli Oakland A’S (che lo hanno messo in stand by: designated for assignment), che però da 2 anni non combina nulla di buono. Opzioni che danno garanzie, tra i giocatori sul mercato, sono Moustakas (classe 1988) dei Kansas City Royals e Frazier (1986) dei White Sox di Chicago. Ma sono opzioni sicuramente costose.
A domanda se è disposto a sacrificare Devers per arrivare a uno dei 2 veterani, il Presidente Dombrowski ha risposto con un secco no. Ci mancherebbe: la stampa lo ha già messo sotto tiro per aver sacrificato Travis Shaw (classe 1990, sta battendo .300) per prelevare da Milwaukee Tyler Thornburg, che quest’anno non lancerà neanche un inning: deve essere operato per la sindrome dello stretto toracico superiore, stando a Wikipedia: compressione neurovascolare a carico della radice degli arti superiori; in pratica, il triangolo tra la spalla e la scapola gli si è ristretto. A Dombrowski rimproverano meno la cessione ai White Sox di Moncada (che aveva ricevuto un bonus di firma di 31.5 milioni) per arrivare a Sale. E comunque, Moncada è ancora in Triplo A.

Il futuro: cosa è successo nel Draft

Tanner Houck, la prima scelta dei Red Sox al Draft

Il Farm System dei Red Sox è stato un po’ impoverito negli ultimi anni. Boston all’ultimo Draft sceglieva come ventiquattresima (su 30…) anche a causa del suo monte stipendi alto e delle acquisizioni sul mercato dei free agent. La prima scelta è stata comunque un lanciatore: il destro Tanner Houck (classe 1996-University of Missouri, Columbia). Gran palla veloce (92-96 miglia), non ha ancora sviluppato un lancio secondario veramente buono. Molti vedono per lui un futuro da rilievo, ma gli scout dei Red Sox ipotizzano che possa essere un partente. Le scelte numero 2 e 3 sono invece battitori: l’esterno della High School Westfield Cole Brannen (classe 1998) e il seconda base dell’Università della Nord Carolina Brett Netzer (classe 1998). Entrambi battono mancini.

Le 40 SCELTE dei RED SOX al DRAFT