Guardate che i Red Sox sono proprio primi

BASEBALL, SPORT

I Red Sox sono primi nell’American League Est, ma se si leggono alcuni commenti (specie di fan italiani) senza verificare la classifica, si ha l’impressione di una stagione disastrosa. Sia chiaro, la stagione di Boston non è dominante sui livelli degli Houston Astros o dei Los Angeles Dodgers, ma trovarsi primi dopo l’All Star Break non è mai qualcosa che possa essere sottovalutato. E i Red Sox son proprio primi!

Non dominano, ma i Red Sox son proprio primi

Chi si aspettava di vedere i Red Sox vincere in carrozza la regular season, certamente è andato deluso. Ci dobbiamo preparare (so che mi ripeto) a una lunga volata con Tampa Bay Rays e Yankees. Il fatto che le partite contro queste squadre si risolvano regolarmente nelle riprese finali, se non ai supplementari, è un indizio chiaro al riguardo.
Tampa, con lo staff di lanciatori che ha, era scontato arrivasse fino in fondo. Gli Yankees stanno facendo meglio del previsto e comunque si sono rinforzati, aggiungendo al bull pen i rilievi Kahnle e Robertson e il terza base Frazier, tutti prelevati dai White Sox. Si tratta di giocatori che sarebbero stati d’interesse anche per i Red Sox. Gli Yankees hanno sacrificato un super prospetto come Blake Rutherford e Il problema di Boston è che non aveva nulla da offrire ai White Sox. I prospetti (Travis Shaw, da non confondere con Sam Travis, che è in Triplo A a Pawtucket, e Moncada) il Presidente Dombrowski li aveva già sacrificati in inverno per arrivare al rilievo Thornburg e a Chris Sale (foto di copertina; è diventato il quarto lanciatore della storia ad arrivare a 200 strike out entro le prime 20 gare da partente; prima di lui ci erano riuscito solo Nolan Ryan, Randy Johnson e, nella stagione 2000 con la maglia di Boston, Pedro Martinez).
La grana che è saltata fuori è che il Panda Sandoval ha deluso ancora e a tal punto da essere rilasciato, chi doveva essere la sua alternativa in terza (Marco Hernandez, Josh Rutledge, Brock Holt) ha avuto problemi ripetuti, Thornburg non ha mai lanciato e tornerà nel 2018 e Travis Shaw in terza per i Brewers sta avendo una stagione stellare.

Chi arriva dal mercato?

Ormai da settimane, ci si aspetta che i Red Sox prendano sul mercato un terza base titolare e un rilievo affidabile.
Per il ruolo di terza base si sono fatte letteralmente decine di nomi, ma le prime scelte o non sono disponibili (Harrison dei Pirates e Moustakas dei Royals) o, come abbiamo visto, sono andati agli Yankees. L’unica pista concreta è per ora quella che porta a Eduardo Nunez dei Giants. Con San Francisco Dombrowski sta parlando anche del rilievo Hunter Strickland. Ci sono poi le ipotesi da Fantasy Baseball (Machado degli Orioles), le star a cui cambiare ruolo per farli giocare in terza (come l’interbase dei Reds Zack Cozart o il seconda base dei Tigers Ian Kinsler), i veterani con più passato che futuro (il venezuelano Asdrubal Cabrera dei Mets, che guadagna 8 milioni o il cubano Yunel Escobar degli Angels) e i giocatori in cerca di rilancio (Jed Lowrie degli A’S e David Freese dei Pirates). C’è poi l’alternativa di buttare nella mischia Rafael Devers, che sembra non aver risentito del salto dal Doppio al Triplo A.

Bull pen, un’annata turbolenta

L’annata del bull pen è stata fin qui come minimo movimentata, anche a causa di una serie di infortuni. Da qui in avanti i Red Sox avranno una rotazione a 5 (Sale, Pomeranz, Porcello, Price ed Eduardo Rodriguez) e rafforzeranno il parco rilievi con Doug Fister, che fin qui come partente ha deluso e che Farrell intende sfruttare come rilievo lungo. Sperando naturalmente che non ce ne sia mai bisogno.
Farrell spera di aver presto disponibili Kelly e Boyer, ma è un dato di fatto che un set up man (il pitcher dell’ottavo inning) di sicuro affidamento Boston non l’ha trovato. Nè in Kelly, né in Barnes, né in Hembree. Qualche speranza che lo possa essere Carson Smith prima di settembre c’è. Ma un rilievo che torna dopo l’operazione di Tommy John è difficile che venga rischiato così vicino ai momenti decisivi della partita.

Da qui al 31 luglio, cosa può succedere

Comunque, il 31 luglio arriverà presto e poi sapremo con che squadra i Red Sox cercheranno di conquistare un posto nei play off.
Non è per altro detto che le uniche novità arrivino per il bull pen o per il ruolo di terza base (Brock Holt, appena rientrato da una lunga convalescenza, è a sua volta sotto osservazione). Hanley Ramirez va a corrente alternata, Mitch Moreland ha avuto un calo sensibile di rendimento a causa di una microfrattura all’alluce. Il peso del line up è stato nelle ultime settimane sulle spalle dei prodotti del Farm System: Pedroia, Benintendi, Bradley e Betts. Non so se è lecito attendersi mosse a sorpresa, ma la voce circola con una certa insistenza. E ricordiamoci che se i Red Sox fossero particolarmente coraggiosi, potrebbero riportare in prima squadra Rusney Castillo, che in Triplo A sta battendo .300 (con 10 homer e 31 RBI) e comunque i Red Sox pagano oltre 11 milioni all’anno. Unica contro indicazione: è un esterno. Ma potrebbe venir buono da DH.

Ari se n’è andato con i Red Sox primi

Nel ricordarvi che potete seguire giorno per giorno i Red Sox in Italiano grazie alla pagina speciale di questo sito o tramite l’hashtag #redsoxinitaliano su Twitter, chiudo con una nota di tristezza. Il piccolo (5 anni) Ari Schultz, che era stato dimesso dopo 187 giorni d’ospedale e un trapianto di cuore, non ce l’ha fatta. Era un grande tifoso dei Red Sox, il suo idolo era Bogaerts, e sarebbe stato invitato a svolgere il lancio cerimoniale della prima palla il 27 agosto.