Alex Cora non vuole mollare il trofeo

Secondo Cora questi Red Sox possono ripetersi

BASEBALL

Bene, godiamoci per l’ultima volta la foto di copertina. Da oggi, la stagione 2018 dei Red Sox, quella delle 108 vittorie in regular season e il trionfo nelle World Series, passa definitivamente in archivio. Iniziamo a pensare se è possibile riprovarci. Secondo il manager Cora, decisamente sì

Il mio socio Gianluca Magnani dice che “la vede grigia”. Il che mi rincuora, visto che nel 2018 aveva già cantato il De Profundis dopo la fine della regular season, dopo la prima sconfitta con quelli in pigiama, dopo la prima sconfitta con gli Astros e prima delle World Series.

I Red Sox non sono i favoriti. Sappiamo a memoria che l’ultima squadra capace di ripetersi fu quella gobba della Grande Mela (1998 e 1999; per la cronaca, vinse anche nel 2000) e abbiamo visto tutti che razza di squadra gli Yankees (che nomino per la prima e ultima volta quest’anno) hanno messo assieme. In particolare, il bullpen in pigiama fa impressione: Betances, Britton, Ottavino e Chapman.

A vedere il parco rilievi altrui e raffrontandolo con Barnes, Brasier, Hembree, Thornburg certo un po’ di malinconia mi viene. Che sfocia addirittura nell’ansia se vado avanti: Johnson, Workman, Velazquez, Brewer.
Ma StraCora dice: “Ho qualcosa in mente fin da novembre”.
E di StraCora bisogna pur fidarsi: lo scorso anno ha sempre avuto ragione.
Per capire cosa intende, dovremo aspettare che arrivi il sesto-settimo inning della partita di questa notte con i Mariners a Seattle.

Se i Red Sox non dichiareranno un closer ufficiale, non potrò certo essere io a lamentarmi. Sono anni che pongo dubbi sull’utilità di tenere il miglior rilievo per una closing situation che potrebbe anche non arrivare per 10 partite di fila. No, quel che contesto ai Red Sox è che in rosa non hanno questo miglior rilievo.
Sia chiaro: Kimbrel lo scorso anno ha deluso. Tanto che Cora, quando si è trattato di mettere in cassaforte gara 5 delle World Series, ha dato la palla a Chris Sale.
Sia chiaro anche: Kelly in vita sua non ha mai avuto una stagione davvero convincente.
Io infatti Kimbrel e Kelly li avrei lasciati andare. Ma almeno uno tra Ottavino e Britton avrei cercato di portarlo a casa.

Probabilmente i Red Sox contavano di ottenere il rinforzo per il bullpen cedendo Blake Swihart. Ma nel mercato asfittico di quest’anno, non è arrivata nessuna offerta soddisfacente. Quindi il Presidente Dombrowski ha fatto il classico buon viso a cattivo gioco e ha deciso di tenere Swihart, che sarà il secondo catcher, e privarsi di Leon. Al momento sembra che Leon intenda restare ai Red Sox (per dichiarasi free agent dovrebbe rinunciare a uno stipendio da 2.5 milioni) e giocare in Triplo A. Un bel lusso, onestamente.

Non si può escludere che possa succedere ancora qualcosa. Un’offerta per Swihart potrebbe sempre arrivare, magari verso metà stagione. E dalle Minors sono convinto che arriveranno nel bullpen di prima squadra sia Jennry Mejia che il giovane Darwinzon Hernandez. Vedremo.

Per ora concentriamoci sull’inizio di stagione.
Con Pearce infortunato, e nonostante i Mariners si affidino al mancino Marco Gonzales, in prima giocherà il mancino Moreland. Sam Travis, che ha chiuso lo Spring Training con un grande slam, è nel roster al posto di Pearce ma si accomoda in panchina. Devers, altro mancino, batte terzo perché ha dimostrato di essere un pericolo per i mancini. Con Pedroia in lista infortuni, per il ruolo di seconda base ha vinto il ballottaggio Eduardo Nunez, preferito a Holt. Come è noto, il primo in battuta sarà Benintendi, con Betts secondo.
Venerdì 29 i Red Sox testano un altro mancino, il rookie giapponese classe 1991 Yusei Kikuchi. Lo affrontano con Nathan Eovaldi.
Gli altri 2 partenti delle partite in programma a Seattle sono Eduardo Rodriguez (contro Mike Leake) sabato e Rick Porcello (contro il mancino Wade LeBlanc) domenica.
David Price lancerà lunedì la prima partita a Oakland.

I Red Sox non sono favoriti, ma è difficile vederli fuori dallo spareggio per la Wild Card. Hanno 5 partenti di assoluto valore e un ordine di battuta che non può non segnare punti.
L’American League Est ha per la verità una terza incomoda, ovvero i Tampa Bay Rays. La loro stagione 2018 è passata sotto silenzio visto che sia Boston che New York hanno vinto oltre 100 partite, ma chi arriva a 90 vittorie e ha 2 assi (Blake Snell e Charlie Morton) come partenti 1 e 2 va rispettato. I Baltimore Orioles e i Toronto Blue Jays sono destinati a fungere da comprimari.

Per quel che riguarda il futuro, trattenuto Sale i Red Sox si concentreranno sul contratto di Xander Bogarts. Che per inciso, è il primo interbase a iniziare da titolare l’Opening Day per Boston per la sesta volta consecutiva, dopo che Rick Burleson lo fece dal 1975 al 1980. Bogaerts ha detto di voler rimanere ai Red Sox, ma anche che non intende parlare di contratto fino alla fine della stagione. L’interbase di Aruba ha come agente Scott Boras, ma ci ha tenuto a ribadire che è Boras che lavora per lui e non viceversa.

Anche Mookie Betts al momento non ha preso in considerazione l’ipotesi di prolungare il contratto, ma diventerà free agent solo dopo la stagione 2020.