Dopo la serie con gli Yankees, la classifica sorride ai Red Sox

BASEBALL

Ho volutamente posticipato il punto settimanale sui Red Sox alla conclusione delle serie con gli Yankees, perchè volevo commentare una classifica con 3 scontri diretti in più. E sarà un piacere commentarla.

Con poco più di 40 partite da giocare, i Red Sox (6750) hanno infatti un vantaggio di 5.5 gare sugli Yankees (6155). Nelle ultime 10 partite Boston ha un record di 9 vittorie e 1 sconfitta (proprio con gli altri), mentre New York è a 46.
Le altre dell’American League Est sono più distanti: i Tampa Bay Rays a 9 gare, gli Orioles di Baltimora a 9.5, i Toronto Blue Jays a 11.
Boston, da qui alla fine della regular season, ha in programma altre 7 partite con gli Yankees: 3 in casa (18, 19, 20 agosto) e 4 fuori (31 agosto; 1, 2 e 3 settembre). La squadra dell’American League Est che i Red Sox affronteranno più spesso da qui alla fine è Toronto (9 partite, 3 in casa ad agosto e 6 in Canada a settembre). Ma giocheranno anche: 6 partite con i Rays (3 in casa e 3 fuori, tutte a settembre) e 6 con gli Orioles (3 in casa ad agosto e 3 a Baltimora a settembre.
Questo per dire: tutto può ancora succedere in un mese e mezzo intenso che prevede solo 3 giorni di riposo (il 17 agosto, il 7 e 21 settembre) e con la prospettiva di chiudere la stagione regolare a Fenway contro gli Astros, la squadra dominatrice (72 vittorie e 45 sconfitte a oggi) dell’American League Ovest.

Dicevo che l’unica sconfitta delle ultime 10 partite è arrivata contro gli altri. Ed era certamente una sconfitta evitabile. Il manager Farrell ha dato la palla ad Addison Reed con 3 punti di vantaggio all’ottavo. Boston insomma era nella situazione ideale: 3 punti da difendere, 6 out da fare, Reed e Kimbrel pronti. E invece è andato tutto storto. Reed ha colpito un battitore (non gli accadeva dal 2014…) beccato 2 valide (tra cui un fuoricampo di Hicks), Kelly lo ha seguito facendo anche peggio, Kimbrel non è mai salito sul monte e i Red Sox hanno perso, interrompendo una serie di 8 successi in fila.

Il fatto è che i lanciatori non sono macchine. Al Fantasy Baseball, un pitcher che ha un’alta percentuale di successi entrando all’ottavo (o comunque, in una situazione in cui gli si chiedono 3 out), probabilmente farà il suo dovere. Sul campo, non è detto. Cioè: probabilmente, farà il suo dovere. Ma probabilmente non significa certamente. E se siamo sfortunati, quella volta che farà cilecca sarà contro gli Yankees. Per Reed, è la seconda volta che non conserva un vantaggio entrando all’ottavo. E pensare che nei Mets faceva il closer.

Va detto che, a leggere bene e fino in fondo la sconfitta con gli Yankees, dovremo notare che al nono Nunez, potenziale punto del pareggio, si è fatto piccionare cercando di raggiungere la terza (sempre Hicks…ce la deve avere con Nunez, visto l’extra base che gli ha letteralmente rubato con un tuffo impressionante questa notte) mentre Boston segnava il punto del 4-5. Questo per dire che sono le squadre che vincono o perdono. Nelle serate di magra del bull pen, se si è fortunati, può anche succedere che siano i battitori a porre rimedio.

I Red Sox di quest’anno sono una delle squadre che batte meno fuoricampo. Eppure, nelle ultime 2 partite con gli Yankees gli homer di Benintendi (2 da 3 punti contro la stellina Severino) e Devers (foto di copertina da MLB.com; mancino contro mancino, il bimbone l’ha buttata fuori a Chapman su una veloce da quasi 103 miglia all’ora; mai nessuno aveva fatto fuoricampo su un lancio così veloce e Chapman non prendeva un homer da un mancino da anni) sono stati risolutivi. Questo per dire che i numeri contano, ma la capacità di fare la giocata giusta al momento giusto (che non è misurabile da nessuna statistica, almeno non pe ora) conta di più.

A me questi Red Sox piacciono dall’inizio. Nunez e Devers sono stati 2 innesti importanti. Holt ha finalmente superato i problemi di vertigini e come alternativa (un po’ in tutti i ruoli) sta facendo il suo. E considerate che il line up gioca senza Pedroia (lista infortuni per problemi al ginocchio sinistro) e con Moreland (alluce) e Hanley Ramirez (stiramento agli addominali) reduci da problemi fisici. Vincere l’American League Est è alla portata di Boston. Ma non illudiamoci: ci sarà da lottare fino al 30 settembre.

Parlando di lottare, questa notte si recupera a Fenway contro i Cleveland Indians di Terry Francona, i primi della American League centro. Sul monte va Doug Fister.

P.S. La sera del mio compleanno i Red Sox han perso con gli altri. In compenso, mi ha fatto gli auguri il mio socio Gianluca Magnani: “Nonostante tu abbia deciso di festeggiare il tuo compleanno durante la stagione regolare, creando inutili distrazioni (dal prossimo anno inizia a pensare a una data alternativa in off season) … ti farò comunque gli auguri di buon compleanno 😎” 

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