Portorico è primo nel girone di San Diego

BASEBALL, World Baseball Classic 2017

Portorico batte (6-5) gli Stati Uniti e da San Diego arrivano per il World Baseball Classic 2017 altri 2 verdetti inappellabili: Portorico è primo nel girone e affronta (nella notte tra lunedì 20 e martedì 21 marzo a Los Angeles) in semifinale il Regno dei Paesi Bassi. Il Venezuela è eliminato.
La partita di questa sera tra Venezuela e Portorico non conta quindi nulla, mentre la sfida della notte tra gli USA e la Repubblica Dominicana stabilirà la squadra destinata a sfidare il Giappone nella semifinale in programma al Dodger Stadium nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22.
Facendo click sotto, potete vedere gli highlights di Portorico-USA.

Portorico è primo nel girone grazie al primo attacco

Lo spin doctor (definizione di Jim Kaat di FOX, che esalta la sua capacità di ottenere movimento sui lanci) Marcus Stroman (Blue Jays) non ha saputo cavarsela sull’aggressione delle mazze di Portorico. I primi 6 battitori boricua (Pagan, Lindor, Correa, Beltran, Molina e Baez) hanno tutti battuto valido. La strategia era proprio questa: aggressivi su tutti i lanci buoni. E Stroman è caduto in pieno nel tranello, cercando a sua volta di essere aggressivo e di andare rapidamente in vantaggio. Sul 3-0 e le basi piene, Rosario ha spinto a casa il quarto punto con una volata a sinistra. Molina ha raggiunto la terza con il pesta e corri, ma ha superato il cuscino ed è diventato il secondo out, regalando di fatto un punto.
Dopo che Arenado (doppio) aveva segnato il primo punto statunitense su singolo di Hosmer, Portorico ha regalato un’altra segnatura quando Correa, superata la terza e lanciato verso casa, è scivolato ed è stato preso in trappola.
Il fuoricampo di Posey al quinto, su uno dei rari errori di location del partente Seth Lugo (New York Mets) ha dimezzato il vantaggio di Portorico.

Il framing di Yadier Molina

Con una certa dose di sadismo, il designatore ha riproposto l’arbitro Will Little a casa base in una partita ricevuta da Yadier Molina. Il giovane blue ha dimostrato di aver studiato la sua piuttosto imbarazzante esibizione in PortoricoRepubblica Dominicana, ma al sesto Molina è riuscito ancora a portarlo dalla sua parte, con Mc Cutchen vittima di uno strike out con palla ad effetto piuttosto chiaramente in ball e (diciamo) trasformata in strike dal guanto di Molina. Mc Cutchen ha protestato e Little lo ha cacciato.
Il problema per Little è che l’altro catcher di questa partita era Buster Posey dei San Francisco Giants, come dicono i telecronisti di FOX “uno dei giocatori più decorati di questo Classic”. E quasi altrettanto scaltro con il framing. Così al cambio campo il super rilievo degli Indians Andrew Miller ha ricevuto una bella mano per mettere al piatto il pinch hitter Kike Hernandez.
Comunque, dopo lo strike out su Mc Cutchen, Lugo ha concesso un lungo fuoricampo ad Adam Jones che ha chiuso la sua partita e portato gli Stati Uniti a un solo punto.

Le piccole cose

In questa partita si sono visti numeri impressionanti, primo fra tutti l’incredibile presa in tuffo del terza base di Portorico Correa (normalmente, interbase All Star per gli Astros) sulla linea di Arenado.
Proprio Arenado (terza base dei Colorado Rockies) è andato vicino al sesto a regalare un altro grande numero. Subito dopo la contestata eliminazione al piatto di Kike Hernandez da parte di Miller, con Baez in terza e Rosario in seconda, Arenado ha mostrato un riflesso incredibile quando ha fermato il chopper di Pagan nonostante un rimbalzo falso. Il suo tiro però ha rimbalzato prima del cuscino e ingannato Eric Hosmer. Sia Baez che Rosario hanno segnato e i punti si riveleranno decisivi.

Anche i più bravi hanno gli oriundi

Quello di Portorico è un caso particolare che ci aiuta a tornare sul tema della cittadinanza sportiva. Colonia degli Stati Uniti dal 1898, dal 1917 chi nasce a Portorico ha la cittadinanza americana. Dal 1947 però Portorico elegge democraticamente il suo Governatore e negli anni ’50 gli indipendentisti (che progettarono di uccidere il Presidente USA Truman) hanno ottenuto (tramite Referendum) una Costituzione indipendente dagli Stati Uniti. Oggi dunque Portorico è uno Stato Libero, Associato agli Stati Uniti. I Referendum per farne lo Stato numero 51 sono falliti nel 1967 e 1993. Ma nel 2012 i portoricani si sono prima espressi (54%) per il cambiamento dello status, poi (61%) per divenire il cinquantunesimo Stato degli USA. La decisione finale spetta al Congresso degli Stati Uniti.
Nella sostanza, ogni portoricano potrebbe giocare per gli Stati Uniti e Seth Lugo gioca per Portorico pur essendo nato in Louisiana. Arenado, nato a sua volta negli USA da genitori originari di Portorico (gli statunitensi sembrano dare importanza, per l’attribuzione della cittadinanza, solo al luogo di nascita; è un punto di vista molto arbitrario…) ma ha deciso di giocare per gli USA, il Paese dove è nato e cresciuto.

Rieccoci col closer

Quando ha visto lanciare per la prima volta Edwin Diaz, il General Manager dei Seattle Mariners Jerry Dipoto ha dichiarato: “Non si costruisce un closer, i closer ti fanno sapere chi sono…”.
Edwin Diaz era un esterno convertito in lanciatore che stava facendosi le ossa come partente in Doppio A. Trasformato in rilievo, a quel livello si è rivelato talmente dominante da essere promosso in Grande Lega dopo 10 sole partite nel nuovo ruolo nel corso della stagione 2016. Ha esordito in MLB il 6 giugno e completato 18 salvezze (cioè mantenendo il vantaggio e chiudendo una partita in cui si lanciano più di 3 riprese o si entra con meno di 3 punti di vantaggio) entro la fine della stagione.
Contro gli USA non ha iniziato bene. Ha concesso la base ad Arenado, poi ha subito un singolo di Hosmer. Contro Posey ha rischiato sbagliando la location di una veloce (per sua fortuna, a 97 miglia orarie; il catcher superstar l’ha solo spizzata) e poi lo ha messo al piatto. Ha usato ancora la dritta per ottenere lo strike out sul prima base dei Diamondbacks Goldschmidt (che, per capire il valore del line up di Jim Leyland, negli USA è riserva) e ha quindi subito un triplo da Crawford (interbase dei Giants) che ha ridotto il vantaggio di Portorico a un punto. Non ha trovato una location perfetta nemmeno con lo slider che ha lanciato con il conto di 2 strike a Josh Harrison, ma il seconda base dei Pirates è andato a vuoto e la partita è finita.

L’irriverente hashtag lanciato dai tifosi di Portorico sugli spalti di Petco Park

#puñeta

Portorico dunque si conferma tra le prime 4 squadre al mondo e i suoi tifosi lanciano l’hashtag #puñeta su Twitter. Se vi chiedete se significa proprio quello che il suono lascerebbe intendere a un italiano, la risposta è sì.

Infine, un annuncio: radunerò tutte le considerazioni mancanti sulla ricaduta del Classic sul baseball italiano nell’ultimo articolo di questa serie. Adesso sono troppo carico su quello che vedo in campo.